Milano, 9 aprile 2011. Più cerchiamo alleati che condividano l'impegno contro la tratta di esseri umani, non solo nel nord del Sinai, ma in tutto il mondo, più ci accorgiamo che è un tema che le autorità non vogliono affrontare.

E' lo stesso Gianni Lannes che sta cercando di tutelare il popolo italiano, i bambini italiani, contro il business nucleare, che solo in apparenza è "pulito" e sotto controllo, ma nella realtà dà "lavoro" al peggior sottobosco" e si sviluppa con complicità eccellenti. Il dramma del Sinai va inquadrato purtroppo in questo inquietante contesto internazionale, una scacchiera di morte su cui si muovono i potenti, i mafiosi, i terroristi, i produttori di morte. Le crisi umanitarie, le guerre, le tragedie che colpiscono l'umanità rendono sempre più ricche e potenti queste persone. Nel caso del traffico di migranti e schiavi nel governatorato del nord del Sinai, chi si chiede perché l'esercito egiziano, le autorità locali, l'Interpol non agiscano può trovare risposte in questo scenario.
Per conoscere meglio Gianni Lannes:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Lannes
http://www.youtube.com/watch?v=qqQ0IqHrzII&feature=youtu.be
Nella foto, Gianni Lannes